Come si creano i soldi? Venerdì 4 maggio sarò presente a questo dibattito su canale Italia 53 ¶
By: G.Zibordi on Lunedì 30 Aprile 2018 15:23
Come si creano i soldi?
Last edited by: G.Zibordi on Lunedì 30 Aprile 2018 15:29, edited 1 time in total.
By: FabioConditi on Mercoledì 03 Maggio 2017 15:42
Resoconto dell'incontro di Modena su "Sovranità monetaria e sviluppo economico" del 29 aprile 2017, con Nino Galloni, Fabio Conditi, Marco Cattaneo, Giovanni Zibordi ed il cantautore Povia.
https://comedonchisciotte.org/il-popolo-della-sovranita-monetaria/
Questo il video del'lintervento di Fabio Conditi
https://www.youtube.com/watch?v=FeHwjNeFIV0
By: FabioConditi on Lunedì 24 Aprile 2017 15:57
Modena 29 aprile 2017, evento dell'anno sulla sovranità monetaria.
Ne parliamo con Nino Galloni, Fabio Conditi, Giovanni Zibordi e Marco Cattaneo, oltre allo straordinario Povia con le sue canzoni.
By: FabioConditi on Sabato 25 Febbraio 2017 10:36
Se lo Stato dà valore al denaro ... perchè è debitore di denaro?
Questo concetto è uno dei più difficili da far comprendere : se io sono colui che con la sua autorità fiscale dà valore al denaro perchè dichiara di accettarlo per il pagamento delle tasse su un determinato territorio, è chiaro che ho il potere di trasformare qualunque "oggetto" in uno strumento monetario che ha "valore legale" e che può essere utilizzato per qualunque scambio di beni e servizi, sia esso una moneta metallica, un pezzo di carta, un bit di un computer o qualunque altro "materiale" o "sistema" mi venga in mente.
Ora, se sono io che ho la capacità di creare questo valore, come è possibile che per utilizzare questo strumento io debba chiederlo in prestito a chi non ha questo potere, ed addirittura pagargli un interesse che decide lui a seconda se sono stato bravo o no ad "eseguire" i suoi "compiti" ?
Il debito pubblico esiste solo perchè lo Stato ha deciso di non utilizzare il suo potere di creare denaro, sulla base di una enorme falsità che però viene creduta da tutti :
se lo Stato crea denaro cresce l'inflazione, mentre se lo creano le banche no.
In realtà l'unica differenza tra il denaro generato dal sistema bancario sono gli interessi che qualcuno deve pagare perchè quel denaro esista, sia che lo prenda in prestito lo Stato, attraverso il suo debito pubblico, che lo prendano in prestito i cittadini e le aziende, attraverso il debito privato.
Facciamo un esempio concreto con il denaro che lo Stato deve alle aziende che hanno eseguito lavori per la Pubblica Amministrazione, supponendo che attualmente valga 100 mld di euro, ma il discorso vale per qualsiasi cifra.
Attualmente lo Stato non riesce a pagare questi soldi perchè i vincoli di bilancio imposti dall'UE, non gli permettono di aumentare il debito pubblico creando altri Titoli di Stato.
Lo Stato che ha la sovranità monetaria potrebbe creare biglietti di stato validi sul proprio territorio perchè non sono previsti dai Trattati Europei che con l'art.128 del TFUE hanno ceduto alla BCE l'esclusiva dell'emissione delle banconote e l'approvazione della quantità di monete metalliche valide in uttta l'Unione Europea.
Indipendentemente da come reagirebbe l'Unione Europe o la BCE a questa azione di Governo, vediamo almeno di chiarire qual'è l'effetto mnacroeconomico che avrebbe questa soluzione nel caso del pagamento dei debito della aziende con la Pubblica Amministrazione.
Sviluppiamo questo esempio concreto :
- il debito che lo Stato ha nei confronti delle aziende che hanno lavorato per la Pubblica Amministrazione, è pari a circa 100 mld di euro;
- le aziende, che hanno comunque bisogno di quei soldi per andare avanti, "scontano" oggi quelle fatture in banca, ricevendo moneta elettronica, che quindi circola;
- sui 100 mld di euro di moneta elettronica bancaria, però, ci devono pagare il 5-10% di interessi all'anno, cioè circa 5-10 mld di euro annui;
- il sistema economico ha quindi 100 mld di euro elettronici in più in circolazione, ma che non creano inflazione perchè è denaro legato ad una produzione effettiva di beni e servizi;
- se lo Stato "stampasse" 100 mld di euro di biglietti di stato, questi servirebbero alle aziende per annullare il debito con le banche ed evitare alle imprese di pagare quegli interessi.
- i biglietti di stato sostituirebbero la moenta bancaria sulla quale le aziende pagano interessi per averla.
In conclusione, da un punto di vista macroeconomico, i 100 mld di euro non hanno aumentato la moneta in circolazione, ma solo sostituito moneta elettronica bancaria con una moneta di stato di proprietà dei cittadini e libera dal debito, che per le aziende non genera un costo per interessi.
Quindi lo Stato ha saldato un proprio debito con le aziende senza aumentare il debito pubblico, la moneta in circolazione è aumentata nella quota di moneta di stato ed è diminuita nella quota di moneta bancaria.
Perchè allora lo Stato seguita ad utilizzare i Titoli di Stato ? Chi ha interesse che questo sistema prosegua in questo modo ?
By: FabioConditi on Giovedì 23 Febbraio 2017 12:04
Ci siamo talmente abituati alla crisi economica, che facciamo fatica ad immaginare che possa esistere una società che non ne sia caratterizzata.
Sono anni che ci ripetono che il debito pubblico è insostenibile e che dobbiamo seguitare con politiche di austerity perchè in questo modo riusciremo a risolvere il problema : ma nonostante i grandi sacrifici a cui ci sottoponiamo, la situazione invece che migliorare, peggiora.
Tutti gli Stati del mondo sono indebitati, per una cifra complessiva che supera i 200.000 mld di euro, e questo dovrebbe insospettirci: come mai siamo "tutti" indebitati, a chi dobbiamo tutti questi soldi ?
Ovviamente non ad una altro pianeta, ma ai mercati finanziari, visto che è lì che i Titoli di Stato vengono collocati per essere acquistati da una piccolissima percentuale della popolazione mondiale, principalmente costituita da operatori del mondo finanziario.
Lo Stato italiano, se ha bisogno di denaro, anziché crearlo, è costretto a reperirlo sui mercati finanziari, aumentando continuamente il debito pubblico.
Ma lo Stato è anche il titolare della sovranità monetaria, perché da secoli emette la propria moneta con la propria effige e le conferisce valore attraverso l'imposizione del valore legale e l'obbligo di utilizzarla per pagare le tasse.
Quindi è lo Stato che dà valore al denaro, perché per averlo allora lo prende in prestito ?
In fondo, se ci pensiamo bene, all'origine di tutti i problemi che abbiamo attualmente, c'è sempre una mancanza di denaro che impedisce la risoluzione del problema stesso.
Nonostante gli aumenti delle tasse, le riduzioni della spesa pubblica, le privatizzazioni continue, lo Stato ha sempre problemi economici per i quali non può attuare politiche economiche a favore dei suoi cittadini.
Diceva Ezra Pound : "Uno Stato che non ha il denaro per costruire un ospedale, è come un ingegnere che non ha i chilometri per costruire una strada".
Il denaro è uno degli strumenti di politica economica più potenti che uno Stato ha a disposizione, perché tutti gli scambi economici di beni e servizi non potrebbero avvenire se non ci fosse la moneta !
Inoltre la moneta, se accettata dallo Stato, permette il pagamento delle tasse e svolge anche una funzione importante di "riserva di valore", perché è in grado di mantenere al ricchezza che rappresenta abbastanza costante nel tempo.
Ma se è così importante per il sistema economico, sappiamo chi ha l'enorme potere di crearlo e di decidere dove destinarlo ?
Attualmente in Italia, nel nostro sistema economico noi utilizziamo tre tipi di moneta :
- monete metalliche coniate dallo Stato, pari allo 0,3% del totale che usiamo;
- banconote emesse dalla BCE e fornite solo al sistema bancario, pari al 6,7% del totale che usiamo;
- moneta bancaria, creata dal nulla con i prestiti dalle banche, pari al 93% del totale che usiamo.
Trascurando i contanti, che costituiscono solo il 7% del denaro totale che usiamo, in realtà la maggior parte del denaro che usiamo è creato dal nulla dalle banche quando fanno prestiti.
E' la cifra che è scritta nei nostri conti correnti bancari, che ci permette con bonifici, assegni, carte di credito e bancomat, di pagare qualsiasi bene o servizi di cui abbiamo bisogno.
Senza voler approfondire il sistema che utilizzano per creare e gestire questo denaro, per capirne la reale natura, è necessario analizzare l'art.1834 del c.c. che definisce i depositi nelle banche, che dice testualmente : "Nei depositi di una somma di danaro presso una banca, questa ne acquista la proprietà ed è obbligata a restituirla nella stessa specie monetaria, …, a richiesta del depositante".
In definitiva, la cifra scritta sul nostro conto corrente bancario, rappresenta una promessa della banca, che si obbliga a restituirci quella cifra in contanti, se e quando glieli richiederemo.
Come ad esempio quando andiamo in uno sportello bancomat e preleviamo un certo quantitativo di contanti, riducendo corrispondentemente il saldo del nostro c/c.
Quello che voglio evidenziare, è che la maggior parte del denaro che usiamo, di cui ha bisogno sia lo Stato che noi aziende e cittadini, viene creato dal sistema bancario attraverso il prestito.
Anche le banconote, inizialmente create dalla BCE, non vengono messe in circolazione direttamente nel sistema economico, ma date solo alle banche, che poi ce le forniscono esclusivamente attraverso i prestiti.
Quindi tutto il denaro che usiamo sia noi che lo Stato, proviene dal sistema bancario e viene messo in circolazione solo attraverso una prestito iniziale, che alla scadenza deve essere restituito, per poi essere sostituito da altro denaro creato con un nuovo prestito.
Le conseguenze di un sistema monetario così congeniato sono .
- se le banche smettessero di fare prestiti, tutta la moneta in circolazione sparirebbe;
- su tutta la moneta che usiamo, qualcuno sta pagando continuamente un interesse.
Questo significa che sia noi che lo Stato, avendo bisogno di denaro per far girare la nostra economia reale, abbiamo la necessità di mantenere in vita un debito pubblico e privato sul quale paghiamo continuamente un interesse, e che per questo è matematicamente inestinguibile.
Supponiamo l'Italia sia un'isola, nella quale tutto il denaro utilizzato proviene da una sola banca che è l'unica in grado di crearlo, ma lo fornisce solamente prestandolo ad un tasso di interesse pari al 10%.
Il 1° anno ne crea e ne presta 100 mln di euro, ma alla fine dell'anno dovrebbe chiedere indietro i 100 mln di euro di denaro prestato maggiorati di 10 mln di euro di interessi.
Ma è matematicamente impossibile la restituzione 110 mln di euro, perché ne esistono solo 100. Inoltre l'economia seguita ad aver bisogno anche il 2° anno di 100 mln di euro, per cui la soluzione praticata è quella di lasciarli in circolazione, portando il debito a 110 mld di euro e pagando 11 mln di euro di interessi. Ma il 3° anno si ripresenta lo stesso problema, non ci sono 121 mln di euro da restituire, per cui il debito diventa 121 mln di euro e gli interessi da pagare 12,1 mln di euro. Andando avanti di questo passo il debito aumenta sempre di più in modo esponenziale, per cui dopo soli 25 anni ha superato i 1.000 mln di euro e gli interessi da pagare ogni anno sono maggiori dei 100 mln di euro di moneta in circolazione !
Un sistema economico basato su una moneta creata quasi esclusivamente dal sistema bancario ed immessa in circolazione solo attraverso il prestito gravato da interesse, non è sostenibile e provoca continuamente le situazioni di crisi economica che stiamo sperimentando sulla nostra pelle.
L'unica soluzione per interrompere questa follia, è immaginare un altro sistema monetario che non sia basato sul debito perché il denaro viene immesso nell'economia in un altro modo.
I meccanismi che attualmente regolano la creazione del denaro, arricchiscono pochi privilegiati a discapito di tutti gli altri, senza che i governi democraticamente eletti possano controllare o modificare il processo.
Proprio perchè la moneta è alla base di tutto, occorre prima di tutto riformare radicalmente il sistema monetario per risolvere o attenuare molti dei problemi di ingiustizia sociale della società moderna.
Dobbiamo immaginare un sistema monetario che:
- sia a vantaggio della società, e non di grandi banche e istituti finanziari;
- sia sottoposto a un controllo democratico dei cittadini;
- funzioni in modo più semplice e trasparente;
- sia più stabile e meno incline a bolle speculative e crisi finanziarie.
E' possibile ottenere tutto ciò, e in modo semplice e non violento.
Nei prossimi articoli vedremo come.
Per approfondimenti visita il sito www.monetapositiva.it
By: G.Zibordi on Venerdì 10 Febbraio 2017 11:35
Di Fabio Conditi
By: hobi50 on Venerdì 11 Novembre 2016 09:55
By: XTOL on Domenica 02 Ottobre 2016 13:35
By: Ganzo il Magnifico on Sabato 01 Ottobre 2016 22:37
Slava Cocaïnii!
By: Poli on Sabato 01 Ottobre 2016 21:11
By: antitrader on Sabato 01 Ottobre 2016 20:55
By: shera on Sabato 01 Ottobre 2016 19:11
By: XTOL on Sabato 01 Ottobre 2016 18:11
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