Gates of Hell

sarebbe meglio NON finire come il Brasile - gz  

  By: GZ on Domenica 18 Febbraio 2007 02:55

Il motivo per cui sarebbe meglio NON finire come il Brasile è illustrato questo mese ^da questa storia##http://br.noticias.yahoo.com/fotos/ss/events/ts/20071002_joaohelio^ che ha ora paralizzato il Brasile (ignorata invece dai media italiani) A Rio De Janeiro (città di 8 milioni di abitanti dove ci sono 6 omicidi l'anno, quando tutta l'italia non arriva a 1.500...) una madre in auto con i figli è stato aggredita da cinque ragazzi tra i 16 e i 18 anni armati che l'hanno gettata fuori dall'auto per rubargliela, un tipo di crimine molto comune in sudamerica e nei paesi del terzo mondo. Il figlio di sei anni, João Hélio Fernandes, è rimastro intrappolato nella cintura di sicurezza, ma i delinquenti sono partiti lo stesso e hanno guidato per cinque chilometri alla massima velocità trascinando il bambino legato, con la gente che cercava di fermarli. Qualcuno li ha anche affiancati in moto ma loro hanno minaccaiato con la pistola e il capo del gruppo è stato sentito urlare che il bimbo era la loro "bambola di giuda" che è una tradizione brasiliana di fare esplodere un bambolotto (questo per dire che si erano ben accorti che lo stavano maciullando vivo). Alla fine il corpo del bimbo, è stato recuperato senza testa, senza mani e senza gambe e centinaia di testimoni per le strade lo hanno visto mentre veniva in pratica squartato sull'asfalto. Ora in Brasile si discute se sia giusto limitare a tre anni la prigione per i criminali sotto i 18 anni e se cambiare leggi introdotte negli ultimi anni che li fanno uscire facilmente se giovani. La storia è dappertutto su reuters, bloomberg, herald tribune ma è ignorata dai media italiani per i quali nel resto del mondo una vicenda deve rientrare in un clichè. Non so perchè ma mi viene in mente Saddam, (forse perchè faceva torturare i bambini per far cedere i genitori nelle sue prigioni). Da noi si spende molto spazio e persino ci si mobilita contro la pena di morte applicata a Saddam, ma quando nel mondo non civilizzato (non lo metto tra virgolette) gang di minorenni maciullano vivo un bimbo i giornalisti evidentemente non sanno come "inquadrare" la storia e passano al lancio di agenzia successivo sulla palestina (..in brasile sono dei barbari ?... è solo colpa della disoccupazione e della povertà...?.... l'importante è che sull'onda dell'emozione non mettano la pena di morte come negli USA che dopo ci tocca dimostrare anche contro di loro e non c'è gusto..... e se noi finissimo con una minoranza di bianchi circondata da gente povera di tutte le altre razze proveniente da paesi dove si comportano così...)?

 

  By: michelino di notredame on Lunedì 08 Marzo 2004 14:06

andrea, sono mesi che billgates parla di spam, sistemi anti-spam eccetera. e mi domandavo, sentendolo, ma questo qui e' fissato con lo spam , che gliene frega? invece gliene frega, e all'improvviso capisci perche'. poi guardo i primi sondaggi (www.cnn.com) e il 90% degli americani sono incavolati come me. ho la casella piena di gente che mi offre il viagra (non ho la ragazza) mi manda gli ALERT sul nasdaq (frega zero) e mi spiega come perdere peso in 4 giorni (ma dai, mi avete visto?). pero' sai cosa ti dico, preferisco questi qui al signor billgates, guarda un po'. e grazie x mailblocks.

 

  By: Andrea on Lunedì 08 Marzo 2004 12:04

Per Michelino: per stavolta credo che il rancore verso billg sia malriposto. Il pagamento era uno dei sistemi concepiti per evitare lo SPAM. Tra l'altro con soluzioni per cui, se io e lei siamo d'accordo, tra di noi non paghiamo nulla per scriverci. È Zibordi, per esempio, che se vuol scriverci senza il nostro assenso iniziale deve sganciare un cifra risibile. Che non è un problema per uno che la voglia contattare per una ragione sensata, lo diventa per chi, di mestiere, invia diversi milioni di email a notte. Per tkopf: quello che dice non è corretto. Innanzitutto la maggior parte delle email non passa per i mail server delle TLC. E poi le TLC in questo sono le sole a passarsela quasi bene. Quando il tipico utente di libero.it perde tempo a scrivere email non dimentichi che o ha il modem acceso (e paga una chiamata urbana) o una connessione flat (dove è stato calcolato bene il break even). Mentre scrive la mail non solo di sorbisce dei banner (per i quali wind prende dei soldini) ma genera anche traffico telefonico e non assorbe banda internet ... A meno che non mandi un allegato di 10 MB (e non può, a causa dei limiti imposti) la banda che assorbe è davvero poca e le revenues che genera sono sufficienti ... Altro è il discorso delle caselle email a cui accedere via POP3 o IMAP, senza limiti, da operatori non TLC ... e, difatti, solitamente sono a pagamento. Andrea

 

  By: GZ on Lunedì 08 Marzo 2004 11:43

Se uno non deve per forza avere una mail aziendale ma può usarne una generica allora www.Mailblocks.com gli funziona nel bloccare lo spam ----------- February 19, 2004 Mailblocks Will Keep Your Mail Spam-Free, Without the Guesswork By WALTER S. MOSSBERG Most antispam programs take the form of add-ons to your normal e-mail program or service. And most rely on filtering, the effort to guess, usually imperfectly, which e-mails you receive are spam and which are legitimate. But I've been testing an antispam system that takes a better approach. It's a complete e-mail service that has antispam intelligence built right in. Instead of filtering, it uses a far more effective method that stops 100% of mass-mailed spam. The program is called Mailblocks, and despite a few downsides, I like it a lot. It's aimed at consumers and small businesses, and doesn't work with corporate e-mail. But it has lots of sophisticated features, and can consolidate all of your e-mail accounts -- even AOL accounts -- into a single in-box. Mailblocks is a Web-based e-mail service, like Yahoo Mail or Hotmail, that works on both Windows and Macintosh computers. But it is slicker and cleaner than Yahoo or Hotmail, with a very good, uncluttered interface that responds to commands quickly. If you'd rather use a traditional e-mail program, you can read Mailblocks e-mail using Outlook, Outlook Express or Eudora on Windows, or Apple Mail or Entourage on the Macintosh. The service is inexpensive. A free version, which has ads, gives you five megabytes of message storage and a Mailblocks e-mail address. For $9.95 a year -- that's a year, not a month -- you get 15 megabytes of storage, an ad-free screen, a Mailblocks e-mail address and the power to consolidate other e-mail accounts. For $24.95 a year, you get all of that and 100 megabytes of storage. On Hotmail or Yahoo, 100 megabytes of storage costs more than twice as much, and you get less effective spam protection and have to look at ads. Yahoo and Hotmail, however, have more features. Mailblocks also allows you to send e-mail attachments of up to six megabytes each, a generous limit that's enough for multiple high-resolution photos. And if you don't like having the clumsy word "mailblocks.com" in your e-mail address, you can choose from 19 alternatives, including "mailster.com," and "emailwhiz.com." You can divert e-mail from up to 10 of your current e-mail accounts to Mailblocks, and Mailblocks will apply its antispam system to all, including popular services like EarthLink, AOL, MSN, Yahoo Mail and Hotmail. You can also import address books from Outlook or Outlook Express and other programs, though you may have to go through several steps to do so. Mailblocks uses a spam-control system called challenge/response. It's designed to stop all e-mail from the automated mass-mailing programs spammers use, while letting in e-mail from humans. Mailblocks isn't the first program to use challenge/response, but it does a very nice job with it. Here's how the system works. All e-mail you receive from people in your address book is passed directly to your Mailblocks in-box. If any are sent to you from addresses not in your address book, they are met by an automatically generated "challenge" e-mail that asks the sender to copy a randomly generated number into a box. These E-mails aren't placed in your in-box, but go into a special Pending folder while awaiting a response. If the sender copies the number correctly, the e-mail is moved to your in-box, and the address is added to your address book. Mailblocks will also add the sender to a master list, so he or she will never be challenged again when sending e-mail to any other Mailblocks user. If the sender doesn't respond correctly to the challenge within 14 days, the e-mail will be deleted from the Pending folder. All automated spam systems will fail this test, either because they can't stop and copy the number, or because they use false return addresses. Only human senders with genuine return addresses can pass the challenge. If you don't want to subject unknown senders to the challenge, you can turn this feature off, but then you will get spam. To receive "good" automated e-mail, such as online newsletters or purchase confirmations, Mailblocks lets users create special "tracker" e-mail addresses that can be used to sign up for various Web stores or services. When an automated mailing system sends an e-mail to one of your tracker addresses, it goes right to your in-box. In my tests, these features worked perfectly, eliminating spam from my Mailblocks account and from those accounts consolidated inside Mailblocks. Mailblocks also offers advanced e-mail features like automatic signatures, multiple folders, rules for sorting e-mail and automated vacation messages. But there are some downsides. It doesn't scan e-mail attachments for viruses. It lacks a "preview pane," so you can see what's in a message without opening it. It can't auto-complete e-mail addresses you start to type in. And there's no easy way to designate an entire domain -- a whole company, for instance -- as immune from challenges. The company says it plans to remedy some of these shortcomings in a new release due this summer that will also include a calendar function. Overall, Mailblocks is a very good system for eliminating spam. And it will only get better.

 

  By: tkopf on Lunedì 08 Marzo 2004 11:29

C'è solo una certezza, prima o poi, in un modo o nell'altro, le e.mail si pagheranno. Tra non molto la complessità media dei siti internet crescerà a tal punto da rendere necessario l'utlizzo di una connessione a banda larga per poter navigare con una sufficente agilità. E prima o poi verrà anche il turno delle e.mail a pagamento. Come ? Si dovrà pagare un canone mensile/annuale ! Perchè? Perchè nulla è gratis per sempre. Per ora ci fanno abituare ad utilizzare le e.mail; quando ne saremo dipendenti (direi che ci siamo già) ci imporranno un costo ! E' così da sempre su ogni genere commerciale e sempre così sarà! E' la legge del mercato ! Purtroppo ! E poi, se proprio vogliamo essere sinceri, perchè le compagnie TLC dovrebbere installare server su server, con tutti i costi accessori, per far transitare gratis e.mail ?

 

  By: michelino di notredame on Lunedì 08 Marzo 2004 10:53

che Bill Gates abbia proposto di far pagare francobolli elettronici x mandare le email mi sembra totalmente fuori di testa. e dico, si e' mai visto uno così filantropo e così avaro, così disinteressato e così stronzo, così ansioso di andare in paradiso e così profondamente rompiballe come questo qui?