Talvolta è il cuore a fare la differenza - gldm
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By: gldm on Giovedì 19 Giugno 2003 13:20
Gentile Bearthatadvance
se avvesse, nella righe che ha estrapolato, focalizzato l'attenzione sulla parte che ha allegramente omesso ( e cioè prendere posizione…. "la più ragionata possibile" ) avrebbe facilmente inteso che mi limitavo non già ad assimilare le Borse a dei casinò ma semplicemente a sostenere l'impossibilità di destituire di incertezza l'investimento finanziario ( dunque è sempre uno sbilanciamento dal momento che non vi è mai un momento "facile, chiaro" per investire in modo infallibile, ma solo momenti in cui, a seguito di una analisi corretta, le probabilità a favore di una posizone assunta sono maggiori, altrimenti guadagnerebbero sempre tutti ) . Per sbilanciarsi, per scommessa poi intendevo anche non già gettarsi nel vuoto senza sapere se si avrà un paracadute da utilizzare, sbilanciarsi è avere il coraggio di credere operativamente ad una propria idea, gettare il cuore oltre l'ostacolo credendo che di lì a breve possa non già scoppiare ma ricongiungersi con il resto del corpo. Spesso sono proprio gli stati emozionali che strangolano idee brillanti ed è il cuore a fare la differenza quando la testa, dopo averla accuratamente generata, sarebbe sul punto di far abortire un'idea ritenuta, a bocce ferme, troppo audace. Accompagnare, con le dovute cautele, i mercati fortemente direzionati, ipercomprati o ipervenduti, non è uno sciocco omaggio ad una smania irrefrenabile di azzardo che scorre copiosa nelle vene: determinate fasi, spesso brevi ( 1/2 mesi ), sono le più speculative in assoluto e cercare di monetizzarle, con l'ausilio degli stop loss, non è un esercizio sterile. Certo questione di approccio e di profilo personale. Nella vita vi sono vari tipi di persone: vi è chi ha per tutta la vita un negozio di alimentari che assicura un reddito non eccezionale ma più che sufficiente per camparci la famiglia ma vi è anche chi parte da un piccolo negozio di alimentari sotto casa ed infine arriva ad essere titolare di una catena di supermercati. Nessuno può assolutamente affermare, né da un punto di vista strettamente imprenditoriale ( perché vi sia comparazione di risultati deve esserci anche competizione, una gara fra individui che si sono prefissati stessi obiettivi ) né da un punto di vista delle qualità umane, che la seconda persona sia un uomo ( o una donna ) migliore del primo/a.: non è certo l'entità dei guadagni a renderci uomini migliori. Io semplicemente assecondo le mie inclinazioni che mi spingono ad appartenere alla schiera di coloro che studiano continuamente per cercare di massimizzare le capacità di investimento e le performance ottenute, di progredire continuamente in un settore della mia vita che mi appassiona.
A me è molto chiaro che al di là delle singole individualità sono poi le performance ottenute e non la frequenza degli investimenti, a selezionare le singole capacità degli investitori: del resto se un tizio abitualmente fa una sola operazione in un anno e guadagna il 40% ed un altro ne fa 28 guadagnando fra gain e loss complessivamente solo il 15% beh...è facile intuire di chi sarà il portafoglio che dovrà più gratitudine al suo proprietario.
Ora mi dica però perché ritiene questo mercato ipercomprato? Per sentito dire? Perché l'Rsi ( 21) su base giornaliera del MIB30 quota ora circa 66? Provi ad analizzare il grafico su scala settimanale vedrà una situazione diversa.
Sa da quanto tempo circola questa litania del mercato ipercomprato che deve correggere ( ma poi non corregge mai )? Da circa un mese o anche di più, intanto però dal 19 maggio ad oggi l'indice Mib30 è salito quasi di un 9%. Lei pensa che questo mercato toro è una semplice pausa di un mercato orso ora in letargo ma pronto a graffiare a sangue coloro che si sono già affrettati a decretarlo morto? Pensa di vedere minimi inferiori a quelli del 13 marzo? Ovvio, ci saranno delle pause, dei ritracciamenti, delle fasi laterali, come sempre in ogni tipo di mercato direzionato, ma la forza attuale di questo toro è impressionante se considera che dal 22 maggio ( data di partenza di questa seconda gamba rialzista del rally partito il 17 marzo ) abbiamo avuto una sola seduta in cui l'indice è riuscito a perdere più del 1% ( il 9 giugno ) mentre il più delle volte assistiamo a tentativi patetici degli indici di scivolare verso il basso in seduta in corso che vengono seccamente troncati dai valori positivi degli indici in chiusura.
Se può interessarle legga ciò che pubblicai domenica 18 maggio nel thread “view settimanale” vedrà che opero in seguito ad analisi decisamente rigorose.
Tra l'altro se il futuro andamento dei corsi azionari avallerà l'ipotesi di fine mercato orso e inizio mercato toro potrà anche essere valida la considerazione che questa salita senza pause, prendendo le mosse da quotazioni eccessivamente depresse, è destinata a rimuovere un fenomeno tipico di ogni fine di lungo mercato orso o toro: la spinta ultima ed assurda dei valori di titoli già stravolti.
Invece di accostarsi ad interpretare graficamente un indice o un titolo con consueti ed insipidi canoni di intepretazione di AT teorica è infinitamente più utile, per meglio interpretare la situazione in atto, analizzare ( e poi comparare ) precedenti segmenti di mercati toro: provi (nel caso non l'abbia mai fatto), le sarà più facile comprendere i possibili sviluppi di questo tipo di mercato e… chissà magari…. le verrà voglia di investire.
Se aspetta quadri tecnici meno tirati o semplicemente meno pericolosi, o di più facile "lettura" ovvero situazioni macroeconomiche di facile interpretazione opererà con maggior sicurezza ma, dato la relazione diretta che lega le variabili risk/reward , con ritorni percentuali ridotti.
Chiudo dicendo che credo anche io nello sviluppo di una particolare sensibilità ( il cd stomaco ) verso le dinamiche di Borsa che riconduco ad un discorso molto pratico, non esoterico, misterioso, ma di pura esperienza assimilata sulla pelle; di meccanismi di interpretazione e di percezione delle situazioni che si affinano modellati dalla iterazione degli eventi di Borsa, che introiettano quotidianamente negli investitori assidui emozioni che lasciano il segno : i soldi persi ( chi non ha mai, soprattutto agli inizi, perso soldi? ) imprimono all'interno mefitici tatuaggi di disfatta che rilasciano senza soluzione di continuità gocce di dolore difficili da rimuovere che ti costringono o ad abbandonare o ad amplificare al massimo, le proprie capacità, anche quelle sensoriali per sopravvivere prima e per mutare poi quelle gocce di dolore in gocce di felicità.
Gianluca De Meo