Il recesso anticipato dai piani finanziari - Kurtinaitis
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By: Kurtinaitis on Mercoledì 02 Luglio 2003 12:16
Effettivamente la penalità di questi piani finanziari non funziona così come descritta da Franco.
Il recesso anticipato dai piani comporta una specie di liquidazione forzata della posizione del cliente: all'attivo ci sono gli asset rappresentati dalle quota del fondo e dall'obbligazione zero coupon, che vengono valorizzati.
Al passivo ci sono le rate del piano ancora da rimborsare, che vengono attualizzate usando la curva swap dei tassi di interesse sull'euro.
Se Att>Pass, il cliente riceve la differenza (da confrontare con le rate regolarmente pagate per calcolare se c'è stato un guadagno o una perdita)
Ma se Att<Pass, il cliente non solo perde tutto ciò che ha versato, ma per potere risolvere il contratto deve ancora versare la differenza alla banca, altrimenti in teoria potrebbe essere fatto oggetto di pignoramento (infatti i suoi asset, dati in pegno, non sono sufficienti a coprire il valore corrente del debito residuo).
Qui sta la grande anomalia di un piano finanziario che dovrebbe servire a mettere soldi da parte e che invece, sotto determinate condizioni, si può trasformare in una trappola dove il risparmiatore perde più di quello che ha "investito" (considerando con questo termine le rate versate prima della risoluzione).
Tra l'altro è interessante notare che l'elemento imprevedibile che ha reso drammatica la posizione di tanti investitori non è stato tanto il calo delle borse, quanto l'abbassamento che si è verificato per quanto riguarda la curva dei tassi swap. Infatti valutando a tassi così bassi il debito residuo, questo non viene abbattuto in modo sufficiente dall'operazione di attualizzazione, e si presenta come un macigno a fronte di asset in difficoltà.