Juventus - Luigi Luccarini
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By: Luigi Luccarini on Martedì 10 Settembre 2002 14:19
Usemlab, credo che tu sia ormai pronto per un saggio letterario e non lo dico per circostanza o altro.
Ma da te mi aspetto anche un minimo di analisi sul mercato.
Siamo nella fase all'agonia, in cui (guardate oggi) i rimbalzi sono quasi barzellette, buone per convincere qualcuno che la borsa abbia ancora un significato.
Fineco - il titolo sexy del tardo XX secolo - ha trattato poco più di 2 mld di vecchie lire; al mercato ortofrutticolo di Perugia forse si scambiano volumi maggiori.
Non ti dico del resto, sul rimbalzo.
I bond, gira e rigira, sono sui massimi dell'anno e la gente non fa altro che rinnovare Bot e Cct e ti credo perchè altrimenti come si finanzia il deficit?
Stessa cosa negli USA, dove ieri il Nasdaq ha scambiato la metà di quanto dovrebbe fare normalmente e non mi si venga a dire che è estate e la gente è ancora al mare.
Io lo capisco Zibordi, in fondo.
Ha vissuto la fase toro del mercato, quella dove la volatilità era sempre all'insù e gira rigira (anche qui) dare un buy su qualcosa poteva essere sbagliato solo nel timing, ma alla fine da quel qualcosa si tirava su un brodo, almeno.
Ora è immensamente più complicato: un buon trader dovrebbe solo vendere, ma i trader sono nemici del sistema, peggio degli hedge e allora i commercials amici del sistema (TUTTI) tengono su il mercato con qualche specchietto per i coglioni di turno. E vai con il buy su Autostrade, da noi, e vai con quello su 3M laggiù, dove ancora raccattano stock options a 95$: e vuoi far guadagnare meno del 30% ad un dirigente o all'ultimo inserviente di una Company?
Ho letto che Giraudo, le sue, sulla Juventus, le ha ricevute a 0,22E, vendendo i titoli a 3,7 ed incassando una sommetta mica male. Chisà se anche il cavalier Moggi ha avuto stessa fortuna, massì che l'ha avuta...
A marzo, da qualche parte, scrissi molto umilmente che la pioggia di dividendi sul mib30 e l'abbattimento di riserve che ne era la causa non mi piaceva mica; anzi.
Tenuto conto che le società del nostro listino appartengono tutte a qualcuno era come appropriarsi delle casse, vuotandole. Investimenti zero, ma molti zero in cassa ai padroni (passatemelo, come ai vecchi tempi).
Negli USA i dividendi non esistono, o quasi: ma ci sono le stock options, molto peggio alla fine dei conti. Perchè i dividendi almeno capitano una volta all'anno, mentre le opzioni si esercitano senza sosta.
E andate a vedere gli insiders quante se ne mettono in tasca, di questi tempi. E se pensate che ancora non siano abbastanza, mettetevi le mani nei capelli perchè vuol dire che le Companies sono di tutti, ormai, tranne che dei loro azionisti.
Perciò è questione di giorni, chissà magari domani, ma il crash a parer mio è in arrivo.
forse per la rata semestrale del mutuo che 100 mln. di americani devono pagare tra qualche giorno, forse perchè la guerra è nell'aria o forse perchè anche laggiù si sono stancati di vedere che il mondo (anche il loro) gira attorno a una dozzina di petrolieri che hanno solo l'interesse, in un modo o nell'altro, a far salire il Nymex e riescono a portare un loro delfino, ogni otto anni alla Casa Bianca.
Studiamo le possibili formazioni di panico in arrivo: quella sul Mib30, per esempio, che quando Eni scoppierà per troppi realizzi andrà di botto a 23000, o quella sul Dow quando 3M e PG sarano state vendute dagli insiders meno audaci.
Dobbiamo difendere qul che resta dei nostri soldi e 911 - per quanto mi ruguarda - è solo il principio di una bella resistenza sull'S&P.
Tu che ne pensi?
Luke