LE SOFFERENZE SUI CREDITI AI COSTRUTTORI SONO PER ORA NASCOSTE ED ESPLODERANNO L'ANNO PROSSIMO - GZ
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By: GZ on Sabato 15 Ottobre 2011 00:29
^LO STATO DELLA FINANZA PUBBLICA ITALIANE NON E' MAI STATO COSI' BUONO ?#http://www.ilsole24ore.com/art/commenti-e-idee/2011-10-08/partire-conti-cambiare-rotta-081416.shtml?uuid=AaI3L3AE&fromSearch^
giovannni...ti giro questo articolo del Sole di sabato scorso, in sostanza
secondo il FMI il Bilancio dell' Italia non è poi così male. Considerando solo le decisioni già prese (e sappiamo quanto spazio c'è ancora) l'Italia tra il 2011-2014 genererà un avanzo primario di 262 mld Il rapporto deficit/pil nel 2013 sarà del 1,3% uno dei valori più bassi al mondo. E dal 2013 inizierà a scendere anche il debito /Pil, raggiungendo nel 2016 un 114%, contro il 115% degli USA. Capisco che queste stime siano ottimistiche, perché non considerano una recessione grave ma solo un rallentamento, ma il dubbio è ; abbiamo forse esagerato a pensare un default parziale, od un'uscita dell'Euro dell'Italianei prossimi 12 mesi ? ...
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^LE BANCHE ITALIANE NECESSITANO DI 28 MILIARDI SECONDO Credit Suisse#http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2011-10-13/ecco-banche-oggi-fallirebbero-121340.shtml?uuid=Aa6qBcCE&cmpid=nl_7%2Boggi_sole24ore_com^
Tra le italiane quella più in difficolta, secondo il report, è UniCredit che,a differenza di altre banche italiane non ha fatto alcun aumento di capitale quest'anno. Il deficit di capitale stimato da Credit Suisse è di 12 miliardi di euro. Più cauta la cifra ipotizzata dagli esperti di Citigroup che parlano di circa 6 miliardi di euro, definendo comunque Piazza Cordusio «una delle banche d'Europa più a corto di capitale». Nel complesso, sempre Citi stima che gli istituti di credito italiani debbano raccogliere 27,7 miliardi di euro per raggiungere un coefficiente Core tier One del 9 per cento. Le spagnole 33,4, le francesi 34,3 mentre le tedesche 30.
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^LE BANCHE IN EMILIA SONO PIENE FINO AI CAPELLI DI IPOTECHE DEI COSTRUTTORI CHE SONO QUASI TUTTI TECNICAMENTE FALLITI#WWW.COBRAF.COM^
Un amico notaio mi spiega oggi che sono troppo ottimista (!), che non vedo come molti quello che solo chi vede passare di mano le ipoteche invece nota e cioè che anche qui in provincia e non solo a S. Giulia a Milano con Zunino e Ligresti le banche tengono a galla i costruttori che sarebbero falliti. Le Cooperatice rosse stesse e il loro braccio costruttori si sono impelagate perchè semplicemente l'invenduto è nell'ordine delle migliaia di appartamenti. E nessuno lo vede bene nei prezzi e nelle compravendite perchè anche se i costruttori abbasserebbero i prezzi pur di vendere a 200mila l'appartamento che era progettato per 300mila le banche non glielo lasciano fare. Perchè ovviamente avendo sul gozzo l'ipoteca che deve comunque figurare a bilancio non vogliono per ora svalutare il credito. E quindi i costruttori sono costretti ad aspettare anche loro e non accettare offerte a prezzi più bassi che gli farebbero ridurre l'invenduto
Il numero di società di costruzioni e di operazioni bloccate con cantieri non completati, o unità immobiliari invendute è incalcolabile. Praticamente tutte queste operazioni sono finanziate all'80% e secondo quello che mi dicono praticamente al 100% con debito bancario attraverso mutui e conti correnti ipotecari. Questo inventario di case è congelato in un limbo in cui le parti (banca e società) non hanno interesse a muoversi. Il costruttore/sviluppatore nella speranza (non più di una speranza a tutt’oggi) di una ripresa del mercato e dei valori di vendita, la banca con la preoccupazione che forzare il rimborso dei mutui possa solo servire a certificare uno stato di insolvenza e la registrazione di nuovi incagli e sofferenze. Dove possibile la proroga del finanziamento in attesa di tempi migliori evita guasti ad entrambe le parti.
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^CHI PUO' RINUNCIA A COSTRUIRE UN AREA FABBRICABILE...#WWW.COBRAF.COM^
Un mio parente che aveva avuto via libera due anni fa per passare da area agricola ad area fabbricabile un area importante su cui costruire alcune centinaia di appartamenti qui intorno ha un mese fa deciso di abbandonare l'idea e di cercare di vendere l'area fabbricabile in qualche modo. Si tratta di qualcuno che costruisce da vent'anni e capisce il mercato, finora non ha mai fatto errori che io sappia. Solo un anno fa stava facendo i conti degli oneri urbanistici per cominciare i lavori. Il motivo per cui rinuncia è però che non è di mestiere un costruttore e può permetterselo....se fosse un costruttore, rotta per rotta... probabilmente, se gli danno credito... andrebbe avanti lo stesso...
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^LA COSTRUZIONE DI NUOVE ABITAZIONI è GIU DEL -35%#http://www.italiannetwork.it/news.aspx?ln=it&id=30269^
Osservatorio congiunturale Ance sull`industria delle costruzioni - le previsioni per il prossimo anno (-3,2%). In cinque anni, dal 2008 al 2012, il settore avra` perso il 22,3% in termini reali, tornando cosi` ai livelli del `94. Soffrono tutti i comparti... In forte diminuzione sia la produzione di nuove abitazioni (-35,5%), sia l`edilizia non residenziale privata (-19,2%). I lavori pubblici, nello stesso periodo, sono scesi del 28,7%. Anche le compravendite, che nel 2010 avevano segnato una modesta ripresa (-0,4%), nel primo trimestre 2011 tornano a diminuire del 3,7%. Pesantissimi gli effetti sull`occupazione, che dall`inizio della crisi ha perso 230mila posti, senza contare l`indotto.
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^LE SOFFERENZE DELLE BANCHE SUI CREDITI AI COSTRUTTORI SALIRANNO DAL 5% AL 20% DEGLI IMPEGHI COME NELLE CRISI PRECEDENTI#http://www.linkerblog.biz/2011/05/10/la-paralisi-di-credito-e-costruttori/^
Il grafico che riporta qui dalla pubblicazione Ance Credit Monitor n.2/2011 è molto chiaro: la consistenza di sofferenze bancarie dell’edilizia si è allineata dal 1998 al 2009 a quella degli altri settori su valori vicini al 5% degli impieghi. La tabella successiva indica che prendendo come punto di partenza il 2004 (valore 100) il rapporto sofferenze/impieghi è migliorato proprio nel settore edilizia più che negli altri settori. Ma in passato, durante la crisi del 1997-1998 e quelle precedenti nel settore le sofferenze sono sempre salite fino al 20% degli impieghi. Se pensi che in questo ciclo edilizio ed immobiliare il finanziamento bancario ha coperto una quota maggiore tramite ipoteche che nei cicli precedenti e che il calo di attività è uno dei peggiore del dopoguerra è ovvio che le sofferenze saliranno dal 5% attuale degli impeghi bancari fino al 20%.
Quale sarebbe l'impatto di un aumento delle sofferenze/impieghi dall'attuale 5% anche solo al 10% per le banche italiane ? Perchè nessuno ne parla e ci si limita solo a parlare dei problemi del downgrade del debito pubblico greco, portoghese o italiano sui loro bilanci ? Perchè non si simula cosa succede quando finalmente mollano e si mettono a svendere le migliaia di case che tengono ora ferme perchè hanno le ipoteche dei costruttori in mano ?
CONCLUSIONE
^IL MERCATO SI PREOCCUPA PER ORA SOLO DELLA CRISI DEI TITOLI DI STATO E DI ALCUNE GROSSE SITUAZIONI TIPO LIGRESTI E ZUNINO A MILANO. MA LE SOFFERENZE SUI CREDITI AI COSTRUTTORI CHE SONO PER ORA NASCOSTE ED ESPLODERANNO L'ANNO PROSSIMO#http://www.cobraf.com/forum/topic.php?topic_id=5642&reply_id=318060#318060^