By: Luigi Luccarini on Mercoledì 18 Settembre 2002 14:50
Avete ragione entrambi, a parer mio.
Gli small non comprano più (pare che il pw di JPM sia dovuto all'azzeramento dei margini da trading) e questo perchè il NASDAQ ha perso l'80% dai massimi.
I Commercials sono pieni di denaro e tengono su una decina di titoli perchè sperano i questo modo di salvare il mercato.
In realtà sperano di salvare il loro posto di lavoro, ma così finiranno per generare danni tombali perchè uccidono il mercato drenando ulteriore liquidità.
E l'economia finanziaria sta uccidendo quella reale, come si vede da un paio di anni a questa parte.
Non ci credete? Arriva un esempio fresco fresco.
Leggo che Vivendi ha ottenuto da 11 banche un prestito a medio termine per tre miliardi di euro, in sostituzione di quello contrattato il 10 luglio scorso per un miliardo (e a breve termine).
Questo significa:
1) che Vivendi non poteva restituire a b/t il prestito ricevuto;
2) che aveva bisogno di più soldi rispetto a quelli chiesti in origine;
3) che 11 banche in pool evidenziano il suo in stato prefallimentare e che quindi soltanto un'adeguata ripartizione del rischio ha reso possibile l'iniezione di liquidità;
4) che Vivendi si espone ad un forte rischio sul debito in caso di aumento dei tassi a m/l termine;
5) che il sistema finanziario ormai è ridotto alla difesa delle proprie passività, onde evitare di trasformarle in sofferenze e quindi in perdite contabili.
CONSEGUENZE.
1) Vivendi è priva di liquidità, totalmente priva: della serie "non posso pagare neppure gli stipendi in queste condizioni".
2) Ha un business ancora molto sovradimensionato rispetto alle capacità di generare cash flow adeguato; e lo si vede dal fatto che ha dovuto triplicare il fabbisogno a debito (sarà ancora la follia dei diritti TV del calcio?);
3) Il debito complessivo di Vivendi è così poco sostenibile da rendere necessario l'intervento ormai di un numero ipertrofico di banche (tipico della fase di extrema ratio).
4) Si ipotizza una fase di ulteriore abbassamento dei tassi - sbagliato, perchè siamo ormai ad un limite difficilmente comprimibile - e quindi il livello dei tassi attuali deve ritenersi INADEGUATO a fornire un recupero del merito creditizio (il denaro costa così poco che lo si presta a tutti).
5) Le banche drenano liquidità e la utilizzano SOLO per i propri scopi stettamente aziendali, vale a dire per evitare l'aumento delle sofferenze e bilanci in rosso. Ma così nascondono solo il marcio (se Vivendi fallisse a questo punto di sarebbero altri 2 miliardi da registrare a perdita) e fanno venir meno liquidità per attività che potrebbero generare effettivi utili, restringendo le possibilità di ripresa della congiuntura.
Insomma, mettiamola così.
Un sistema è regolato dai comportamenti umani.
Noi siamo abituati a giudicare per principio sbagliati quelli della gente di strada (small) e corretti quelli degli istituzionali.
Ma le crisi "vere" di borsa nascono da errori di strategia di questi ultimi, ricordate.
E andate a vdere chi ha sottoscritto l'aumento di capitale della Premafin.
Siamo all'esproprio della liquidità, ormai.
Modificato da - luigi luccarini on 9/18/2002 13:4:15