By: Trucco on Martedì 04 Ottobre 2011 18:24
che fosse competitiva lo immaginavo, ma quanto in % si risparmierebbe?
la mia perplessità è se valga la pena sobbarcarsi i costi di un commercialista specializzato su conti offshore per risparmiare non so quanto.
quanto costa il broker italiano più conveniente invece ad esempio?
devo imparare a trattare le opzioni prima del prossimo ribilanciamento di un indice small cap minerario ed eventualmente di alcuni ETF analoghi, da una analisi iniziale di analisti che seguo è emerso che i titoli small cap minerari (per me sono già quelli che io considero le mie blue chip ma nel gergo degli ETF parliamo invece di small cap, cioè titoli che capitalizzano da 100-200 M$ a 500 M/1 B $) interessati da un massiccio acquisto dovuto all'ingresso in un indice/ETF (titoli che prima erano troppo piccoli ma essendo cresciuti in seguito a fusioni o apprezzamento sono rientrati nella dimensione richiesta) o una massiccia vendita dovuta all'estromissione dagli stessi (titoli diventati o troppo grandi o troppo piccoli), sono suscettibili di movimenti relativi rispetto al benchmark nella direzione immaginata di qualche punticino %, movimenti di piccola entità ma che se si sfruttano con un basket di opzioni short sui titoli estromessi e long sui titoli aggiunti, possono regalare invece delle discrete soddisfazioni, anche se data la modesta entità delle variazioni dovute all'effetto ribilanciamento rispetto all'elevata volatilità del benchmark è imperativo diversificare ed essere il più possibile market neutral, cioè tanto short quanto long (si evita di beccare solo il titolo che è andato in controtendenza, che ovviamente ci sarà, o di essere tutto long o tutto short in una fase che va nel senso opposto). Morale: il value investor Trucco (tra l'altro piuttosto provato in questa fase di panico collettivo nella sua veste di operatore long only) deve necessariamente celarsi, almeno per pochi giorni l'anno, nella veste del trader di opzioni, se vuole raccimolare qualche punto % extra di rendimento sul portafoglio in questi tempi grami, ma è già abbastanza difficile mettersi lì ad imparare come fare in Italia, se fosse possibile vorrei evitarmi le complicazioni di un account offshore che ho volutamente lasciato dormiente dal 2009 e meditavo semmai di estinguere (se non fosse per la scomodità di riaprirlo e impiegare un'altra mattinata l'avrei già chiuso)!
a nessuno dei fruitori di IB o altro account offshore è mai capitato di ricevere le attenzioni del fisco? La richiesta di verifiche fiscali su operazioni frequenti come quelle che fa un trader, non vi mette terrore al solo pensiero?
chi invece usa i broker nostrani quale mi consiglia di approcciare? sù, fornitemi un pò di aiuto, e poi io se vedo che la strategia in opzioni funziona vi condivido una puntata su un basket ok?