By: Ganzo il Magnifico on Lunedì 11 Gennaio 2016 00:00
Va anche capito il contesto in cui Antitrader aveva scritto il suo post: ha letto l' articolo di quelli che sequestrano i ragazzini, gli chiedono se credono in Dio o in Allah e poi sparano in aria.
La sua è una reazione comprensibile, penso la stessa reazione del 99% di quelli che hanno letto l' articolo, anche se in realtà la religione alla fin dei conti c'entra ben poco. La religione è semplicemente la leva con al quale sono state infiammate queste masse medio orientali. Ieri le masse le si infiammavano con la politica (la stessa dittatura del proletariato con cui Anti si riempie la bocca), oggi con le religioni (*). #u#Per muovere il popolo bove sono necessarie infatti leve e suggestioni#/u#. Religione e politica (politica rivoluzionaria, che può essere comunista e proletaria o fascista e nazionalista, a seconda dei casi ed dei periodi storici) sono le leve più adatte.
Poi nella discussione ci si è messo di mezzo Gianlini a scaldare gli animi, sostenendo tutto e il contrario di tutto e infilandoci un ragionamento sulla scienza che ci stava davvero come il cavolo a merenda.
(*) Se vi ricordate la jihad era completamente assente da qualsiasi scenario fino almeno agli anni '80, fino a che cioè non dovettero trovare una leva più efficace per aizzare gli afghani (AlQaeda, Taliban etc...) contro i sovietici. Il personaggio di Osama Bin Laden fu creato allora. Usare l' argomento politico "rivoluzionario" era infatti difficile in quel caso, anche perché probabilmente i sovietici garantivano un benessere sociale ed un' uguaglianza mai viste in quei paesi. Furono quindi create decine o centinaia di madrasse per radicalizzare religiosamente le popolazioni, con l' aiuto determinante dell' alleato Saudita. Prima di questi fatti, tutti i movimenti di liberazione arabi erano *rigorosamente* laici. AlFatah era laica. Laicissima. Come erano laici i movimenti di emancipazione araba, a cominciare da Ahmed Ben Bella e le Front de Libération Nationale de l' Algérie. Se ora continua questo discorso "religioso" significa che a qualcuno fa comodo che continui, a qualche "rettiliano" di cui non faccio il nome ma che non ci vuole molto ad identificare.