La Federal Reserve

Re: La Federal Reserve  

  By: XTOL on Lunedì 26 Settembre 2022 10:04

dovremo familiarizzare con un nuovo accrocco?: "beni differiti", cioè degli asset che non esistono ancora.

 


Rialzi dei tassi e guerra (parte seconda)
 
In questa seconda parte cercheremo di spiegare il punto di rottura nel quale la Federal Reserve si potrebbe trovare con la sua indiscriminata politica di rialzo dei tassi.

Inizio col dire che la banca centrale americana ha avuto un bilancio negativo solo una volta nella sua storia, nel 1915.

Inoltre, dall'inizio delle politiche di bassi tassi d'interesse, nel 2008, fino all'anno scorso, il raggiungimento di un bilancio positivo è stato un obiettivo sempre piu' facile da ottenere.

Per capire perché, i conti sono presto fatti.


Il decennio di bilanci in attivo della banca centrale americana, grazie al QE

Gli attivi per la Fed sono il valore crescente dei titoli di stato e i titoli sui mutui detenuti nel suo bilancio (i prezzi di questi asset sono inversi ai tassi, quindi aumentano in un'era di bassi tassi).

I passivi invece sono i pagamenti degli interessi sulle riserve che le banche sono obbligate a detenere presso la banca centrale. E dal 2021 ulteriori uscite sono rappresentate dai pagamenti dei tassi sui depositi repo, di cui la Fed ha deciso di farsi carico al posto delle banche.

E' facile capire che durante le politiche di tassi a zero, le uscite della Fed, cioè i pagamenti di interessi ormai pari a zero, si erano progressivamente ridotte appunto a zero...

Ecco perché dal 2008 a oggi la Fed ha facilmente potuto registrare un profitto in bilancio di circa $ 72 miliardi all'anno, ossia quasi tre volte i $ 26 miliardi all'anno che la Fed riusciva a guadagnare annualmente nel decennio precedente.

Le politiche dei tassi a zero hanno quindi fatto ottenere alla Fed un rendimento cumulativo di oltre $ 1 trilione.

Tuttavia, da quando la Fed ha deciso di rialzare i tassi a tempo indeterminato e senza alcun criterio oggettivo, questa comoda attività di bilancio rischia di andare completamente in frantumi.


Arriva la stagione dei bilanci in rosso per la Fed

Visto che i tassi a breve termine dei titoli di stato esplodono sempre più in alto, la Fed si accinge a sborsare alle banche centinaia di miliardi di dollari di interessi, sia sulle riserve bancarie che sui tassi repo.

Nel frattempo, visto che i tassi sono inversi ai prezzi dei titoli di stato, è ovvio che la Fed si ritrova con dei titoli di stato in bilancio che in futuro avranno prezzi decrescenti.

Quindi, da una parte la Fed deve pagare interessi sempre piu' alti, e dall'altra si ritrova con degli asset, i titoli di stato, destinati a deprezzarsi nel tempo.

Secondo l'American Enterprise Institute, la nuova politica di rialzo dei tassi comporterà per la Fed una perdita operativa annualizzata di 62 miliardi di dollari, se i tassi a breve termine saliranno al 4%, come previsto dalla banca centrale.

Tale perdita equivarrebbe al 150% del capitale totale della Federal Reserve.

Ora, questo fa sorgere una domanda immediata: la Fed potrebbe andare in bancarotta?

Fortunatamente no.

Non importa quanto crescano le sue perdite: la Fed, non può "fallire", dato che puo' semplicemente stampare tutto il denaro che le manca.

Il problema della Fed potrebbe invece essere squisitamente politico.

Vediamo perché.


Come si salverà la Fed e perché entrerà in conflitto con le banche americane

A fronte delle prevedibili perdite di bilancio, la Fed attuerà un programma di emergenza già prestabilito nel suo statuto e che si svolge in due mosse:

1. stampare il denaro necessario alle spese operative correnti, e al tempo stesso

2. porre a collaterale di questo nuovo denaro non piu' i titoli di stato, come avvenuto finora, ma dei cosiddetti "beni differiti", cioè degli asset che non esistono ancora.

In futuro, questo saldo patrimoniale differito verrà portato a zero con le risorse messe a disposizione da un bilancio tornato nuovamente in positivo.

Ma finché il bilancio resterà negativo (per un tempo che potrebbe diventare sconsideratamente lungo), l'anomalia di questo bilancio differito potrebbe alterare i rapporti tra la Fed e le grandi banche americane.

Si deve considerare infatti che queste banche, in qualità di azionisti della Fed, sono responsabili delle perdite operative delle banche distrettuali che compongono la Federal Reserve.

Se le perdite della Fed dovessero andare fuori controllo, il Federal Reserve Board potrebbe chiedere alle sue banche distrettuali di trasferire ingenti perdite operative ai propri azionisti, cioè alle grandi banche commerciali.

Il rischio è che potrebbe alzarsi un polverone politico sul possibile conflitto di interessi implicito in tale decisione.

Infatti, da un lato la legge consente alla Fed di creare un immaginario "asset differito" per nascondere la sua difficoltà di assorbimento delle perdite. Al contrario, questa possibilità è negata alle sue banche azioniste, che rischiano di dover sostenere tutta la responsabilità di queste perdite.

La Fed non vorrebbe mai arrivare a questo cortocircuito politico, che potrebbe dare il colpo di grazia a una legislatura già drammaticamente precaria come quella di Biden.

Di conseguenza, la Fed è alla disperata ricerca di un modo per evitare questo esito disastroso.


La via d'uscita della Fed: mors tua, vita mea...

Agli occhi della Fed, l'unico modo per uscirne è che "accidentalmente" le sue politiche di rialzo incontrollato dei tassi facciano crollare tutto: il mercato azionario, il mercato immobiliare e l'economia in generale.

L'illusione della Fed è che quando tutto andrà in malora, finalmente l'inflazione tornerà al famoso 2%. A quel punto, la banca centrale potrà presentarsi come il cavaliere bianco che è venuto a tagliare i tassi di interesse per salvare l'economia.

Tornando a tagliare i tassi, cesserebbe finalmente il rischio per la Fed di dover affrontare una battaglia politica sui propri vuoti di bilancio.


La doppia partita della Fed: salvare la patria e il portafoglio...

Dunque, per completare il discorso iniziato nel nostro primo articolo: con questa incontrollata politica sui tassi la Fed sta perseguendo un obiettivo duplice:

- per conto dell'amministrazione Biden, sta manipolando a rialzo il dollaro per destabilizzare le economie "concorrenti".

- per conto proprio, sta cercando di provocare una drammatica recessione all'interno del proprio paese, in modo da avvicinarsi al momento in cui potrà di nuovo abbassare i tassi ed evitare paurosi vuoti di bilancio che si ripercuoterebbero sulle banche.

Inutile dire che entrambi gli obiettivi sono quantomeno improvvisati e avventati...

Sia l'amministrazione Biden che la banca centrale stanno portando avanti operazioni che non si basano su alcun criterio razionale e non tengono conto dei dati reali.

Come investitori, non dobbiamo cadere nell'errore di sopravvalutare queste misure irragionevoli.

E' inutile stare dietro ai meeting della Fed o alla politica internazionale degli Stati Uniti.

Queste politiche hanno una scarsa relazione con le leggi dell'economia, quindi credo che a un certo punto inizieranno ad avere sempre meno presa sulla realtà.

Nei mercati arriva sempre il momento in cui certe situazioni troppo estreme non reggono piu' e finiscono col creare potenti ondate compensatorie che rimettono in modo trend completamente opposti.

In tutti i conflitti mondiali, nelle crisi economiche peggiori, nei crolli di governi, di stati o di valute, c'è sempre il momento in cui i mercati riprendono il loro corso.

E credo che prima o poi anche noi assisteremo a qualcosa del genere...

Tutti i trend peggiori del momento stanno accelerando:

- il rialzo dei tassi d'interesse a 10 anni

- il rialzo del dollaro

- la caduta di Wall Street

- il crollo dei metalli preziosi

E' sotto gli occhi di tutti: questi trend hanno ormai terminato la loro fase graduale per imboccare una fase parabolica.

E come sappiamo, le fasi paraboliche non durano molto...

Prima o poi i fattori che determinano questa accelerazione non avranno piu' presa sul mercato e inizieranno a manifestarsi spontaneamente dei trend del tutto opposti.

Per un certo tempo, ci sarà un conflitto fra le forze spontanee del mercato e i tentativi di manipolazione da parte delle istituzioni.

Sarà un percorso con alti e bassi, pieno di conseguenze imprevedibili. E sarà molto diverso da cio' che avevano previsto i governi e le banche centrali.

Come investitori, teniamoci fermi al nostro orizzonte temporale di breve-medio termine, senza arrischiarci in previsioni troppo lontane nel tempo.

Le sorprese, lungo il cammino saranno molte, e non tutte negative...!

 

  By: gianlini on Martedì 10 Settembre 2002 22:04

database heisst Datenbank auf Deutsch

 

  By: banshee on Martedì 10 Settembre 2002 19:44

Ho un dubbio atroce! E cioè, che il primo termine del paragone non possa esistere in quei termini senza che il secondo sia costretto nei suoi propri termini.

 

  By: GZ on Martedì 10 Settembre 2002 19:43

e poi c'è chi trova le discussioni di borsa e economia una cosa arida io qui ci vedo della poesia

 

  By: lutrom on Martedì 10 Settembre 2002 19:34

"...altrimenti gli americani avrebbero raggiunto il loro subdolo scopo di colonizzazione globale dei cervelli". ------------------ Magari lo scopo fosse stato raggiunto!!! Avremmo più persone che pensano a guadagnare e meno che pensano a farsi-farci saltare per aria; più donne che pensano a far carriera e meno donne che pensano a far figli nella fame; avremmo meno persone lapidate e più strade costruite; avremmo più lavoro e meno disoccupazione; avremmo più americani panzuti e meno scheletri ambulanti nelle strade dell'India; più cliniche per gonfiare le tette e meno "ospedali" per amputare arti distrutti dalle mine; più scienziati che cercano un rimedio al cancro e meno "scienziati" che cercano di riportare in vita il vaiolo e di diffondere l'antrace; meno ideologia sterminapopoli e più sano pragmatismo; più Coca Cola e meno acqua sporca per chi non ha l'acquedotto; avremmo moschee vicino a chiese cristiane e sinagoghe, tutte con pochi fedeli che pregano ma con nessuno che fa la guerra; più cartelloni con E. Doris ancor più sorridente che convince ad investire e nessun cartellone con Saddam o B. Laden. E magari più scienziati, visto che le riserve di greggio si esaurirebbero ben presto, che invece di pensare a motori che consumano meno benzina invece penserebbero a come ottenere energia da reazioni termonucleari di fusione dell'idrogeno (il sistema che esiste sul Sole).

 

  By: banshee on Martedì 10 Settembre 2002 19:04

^cliccaqui...#www.morganstanley.com/GEFdata/digests/20020909-mon.html^ il buon Roach sulle Banche Centrali.

 

  By: GZ on Martedì 10 Settembre 2002 18:34

volevo dire "spesso", sono errori che si fanno nelle lingue straniere

 

  By: usemlab on Martedì 10 Settembre 2002 18:18

c'avra' ragione sempre lei signor cobraf, per fortuna la sua testa pensante non e' l'unica in circolazione altrimenti gli americani avrebbero raggiunto il loro subdolo scopo di colonizzazione globale dei cervelli. Il tempo dara' ragione a chi se la merita. Intanto i mercati da due anni stanno dando ragione a chi rifiuta le favole e le illusioni. E non mi sembra che in questo la stiano dando a lei. cFrancesco

 

  By: GZ on Martedì 10 Settembre 2002 17:28

Ich glaube die Fehler ist in die Acess database (wie heisst in Deutsch ?) software. Au jedem Fall Usamlab ist seltsam richtig.

 

  By: usemlab on Martedì 10 Settembre 2002 17:11

vabbe' prozac, mi rifiuto di andare avanti, la prossima volta mi limitero' a postare un annuncio mortuario nel caso qualcuno della FED ci lasci. Se l'humor non e' apprezzato andiamo col noir. F.

 

  By: prozac on Martedì 10 Settembre 2002 16:48

Non capisco il pubblicare cose arcinote presentandole come grandi scoperte . La Fed come tutte le banche centrali ha il compito di controllare la liquidità del sistema. Uno dei modi con cui aumenta la liquidità è acquistando bond pagandoli con federal reserve note . Il fatto che dietro ai federal reserve note non ci sia nulla non mi pare una gran scoperta, visto che l'obbligo per le banche centrali di detenere riserve auree a copertura della moneta in circolazione non esiste più da oltre 30 anni .

 

  By: gianlini on Martedì 10 Settembre 2002 16:01

e io ripropongo: che cosa c'è sotto i BOT?

 

  By: banshee on Martedì 10 Settembre 2002 15:25

Ed io ripropongo le mie conclusioni: sotto sotto c'è un bel niente, ma noi ci stiamo comodamente seduti sopra.

 

  By: usemlab on Martedì 10 Settembre 2002 15:16

mi sa che si tratta di un complotto informatico per eliminare il link allo splendido pezzo sulla FED che ovviamente ripropongo: ^A Phone Call To The Fed#http://www.rense.com/general29/ringring.htm^ Fra

 

  By: gianlini on Martedì 10 Settembre 2002 01:55

nur eine kleine, einfache Antwort, und das System ist ganz kaputt gegangen!!! Sie muessen, Herr Zibordi, ein starkeres Notfall- bzw. Rettungsprogramm kaufen!!! Auf jeden Fall, hatte ich wirklich vom Interview an Fed-Mann fast nicht verstanden. Gibt's es irgenwo eine heilige Seele, die es uns arme Leute erklaeren kann?